Cucinare i legumi

I legumi sono una componente fondamentale della Dieta del Gruppo Sanguigno, in associazione a proteine animali (carni pesci e uova). Accompagnati da abbondanti dosi di ortaggi freschi e cotti costituiscono la sezione amidacea (riempitiva) più importante in questo stile alimentare.
Ma…… molte persone non li digeriscono, oppure hanno poi la pancia gonfia e l’intestino intasato.

Ripassiamo intanto con che frequenza settimanale il dr Mozzi suggerisce di mangiare legumi:
GRUPPO 0: dalle 2 alle 4 volte alla settimana
GRUPPO B: dalle 2 alle 4 volte alla settimana
GRUPPO A: dalle 2 alle 5 volte a settimana
GRUPPO AB: dalle 2 alle 5 volte a settimana
Innanzitutto il gruppo sanguigno che li regge meglio naturalmente è l‘Agricoltore, il gruppo A.
Notiamo subito che chi è gs 0 come me, è meglio che non ne mangi più di 4 volte alla settimana. Io ad esempio, già se li mangio una volta è tanto, non sono proprio un alimento che il mio organismo cerca. Inoltre ho notato che ceci e cannellini soprattutto, faccio fatica a digerirli, molto meglio le cicerchie per me…

Poi, è vero che non pesiamo nulla, ma è anche vero che se ti mangi 200gr di legumi per volta farai molta fatica a digerirli e tra poco vedremo perchè. Una dose sensata sono due o tre cucchai di legumi cotti nel pasto, oppure una fetta di pane di legumi, 60gr di pasta di legumi da cuocere o un paio di crepes piccole.
Questo ribadisce ancora una volta che sono il buonsenso e il nostro organismo, al di là della Dieta a farci capire di cosa abbiamo bisogno.… e non perchè sentiamo dire legumi legumi continuamente, dobbiamo imperativamente riempirci di legumi.
Vediamo ora quali legumi vanno bene per chi:
L’Italia e il mondo tuttavia, sono ricchi di legumi straordinari, non presenti nelle tabelle di dr Mozzi e di Peter d’Adamo, come il pisello roveja, di cui parleremo nella sezione ingredienti, i meravigliosi fagioli bianchi e neri della Majella (socere e nore), i bellissimi cosaruciaru siciliani o gli squisiti zolfini toscani. Per questi come per tutti gli alimenti “fuorilista” bisogna testare sul proprio organismo.
Vediamo anche le corrette associazioni alimentari con i legumi, in barba alla dietologia corrente, che ci vorrebbe divoratori di pasta e fagioli.
Ti faccio notare che piselli secchi, e fave secche, e di conseguenza paste e farine, seguono le associazioni degli altri legumi, e non vanno mangiati la sera, perchè possono alzare la glicemia, soprattutto se ti allunghi sul divano dopocena.
Ah e ti faccio presente che anche le arachidi sono un legume, quindi dovrebbero seguire le stesse associazioni.
Le associazioni con amidi (cereali, patate, castagne etc) sono sconsigliate e se ne capisce il perche: amidi + amidi, ovvero zuccheri + zuccheri di diversa struttura, una bomba per la digestione.
L’associazione con i latticini è sconsigliata perche questi inibiscono la fitasi, l’enzima contenuto nei legumi che permette l’eliminazione dell’acido fitico, una jattura per la digestione umana, te ne parlerò a breve nell’articolo.
Insomma…CHI sono questi benedetti legumi?
I legumi sono i semi commestibili delle piante appartenenti alla famiglia delle Leguminose, sono una vera fonte di ricchezza a livello nutrizionale, soprattutto quelli freschi o secchi e possibilmente biologici.

vediamone le proprietà
– Sono ricchi di vitamine del gruppo B (B1, B2, niacina)… ma non la B 12, fondamentale e riscontrabile nella carne
– Contengono vitamina C … che però se ne andrà (è termolabile) se li cuoci, quindi la assorbirai solo se mangi pisellini e fave fresche crudi.
– Contengono calcio, ferro, fosforo, potassio, magnesio e molti oligoelementi e fibre. Va detto che il ferro diventa completamente inassimilabile per via dell’acido fitico che, anche se ben ridotto con gli opportuni trattamenti, rimane. Quindi, se vuoi assorbire ferro mangiati una bella bistecca (gs 0 B) o datti ai fegatini di pollo (gs A)…e tu gruppo AB vai di agnello.
– Sono una buona fonte di proteine, sebbene non complete come quelle di origine animale. Le proteine vegetali sono assorbibili solo al 40% ai fini plastici (mattoncini di costruzione, mantenimento e riparazione di ossa, muscoli e tessuti), quasi tutto il rimanente 60% è dedicato ai fini energetici, ovvero si trasforma in nutrimento per l’organismo, quindi mangiandone in grandi quantità…non si dimagrisce. Ne ho la prova da quando dopo un periodo di alimentazione stretta da gruppo 0, (carne, pesce, ortaggi, frutta secca), ho reintrodotto qualche legume e subito ho ripreso peso (bene, perchè ero diventata filiforme).

indice glicemico
L’indice glicemico è la capacità degli alimenti che contengono carboidrati di innalzare i livelli di glicemia, con conseguente risposta insulinica alta. Quest’ultima determina l’accumulo degli zuccheri in eccesso sotto forma di grassi di deposito. Di conseguenza più è alto l’ig, più accumulo lipidico e infiammazioni possono intervenire. I legumi sono, tra gli alimenti contenenti carboidrati, quelli con ig più basso. Inoltre le molte fibre che contengono,riducono l’assorbimento degli zuccheri di altri alimenti ingeriti.
Tutti i legumi interi hanno ig tra 15 e 35, ovvero bassissimo, tranne le fave (ig 40). La trasformazione in farine o paste aumenta un poco l’indice glicemico dei legumi, che comunque rimane nel range medio, ovvero adatto a tutti.
perché i legumi causano flatulenza e dolori intestinali ?
Perchè i legumi sono… velenosi, come dice la mia amica Valentina. I componenti dei legumi che causano flatulenza sono principalmente gli oligosaccaridi, composti che il corpo non può né digerire né assorbire, e così una volta arrivati nell’intestino crasso i batteri li scompongono producendo fermentazione. Sono elementi che il seme produce per difendersi dalle aggressioni di insetti e batteri a sua volta. Gli oligosaccaridi non sono tutti nocivi: quelli di cui è composta l’inulina ad esempio (un ingrediente che vedremo, utile nella sostituzione dei grassi in molte ricette), sono invece benefici per l’intestino perchè promuovono la formazione di batteri “buoni”, ovvero sono prebiotici.
Inoltre , per motivi di sviluppo del seme, nei legumi è presente anche l’acido fitico , (principale fonte di deposito di fosforo, il nutrimento base nei tessuti vegetali), una sostanza antinutrizionale capace di chelare (creare cioè un complesso, legare) e quindi rendere inassimilabili alcuni minerali tra cui il ferro, lo zinco e in misura minore anche il calcio e il magnesio riducendo di fatto la capacità per l’organismo di assorbire queste sostanze, sia quelle contenute nel legume stesso, sia quelle presenti nel nostro organismo.

e allora come faccio???
–ammollo in acqua fresca: da poche ore a 24 a seconda del legume, con un pizzico di bicarbonato alimentare: questo permette l’attivazione della germogliazione dei legumi. In pratica con il bicarbonato il seme capisce che non c’è più bisogno di difendersi e che è venuta l’ora di partire con lo sviluppo. Non eccedere con il bicarbonato: in piccola quatità ha anche la funzione di denaturare le proteine del legume e quindi di aumentarne la digeribilità per questo motivo; una quantità eccessiva diminuisce i valori vitaminici del legume, che con una piccola quantità rimangono inalterati. Sciacquiamo poi abbondantemente e utilizziamo nuova acqua per cuocerli, in quanto i legumi hanno rilasciato anche purine, responsabili della formazione di acido urico nel sangue. Eliminiamo anche quelli che galleggiano, privi di valore nutrizionale.
- lenticchie rosse : niente ammollo , solo risciacquo
- lenticchie verdi : 2 ore
- fave decorticate : 5 ore
- fagioli cannellini: 12 ore
- fagioli dell’occhio : 12 ore
- fagioli borlotti: 12 ore
- fagioli rossi: 24 ore
- azuki: 24 ore
- cicerchie: 24 ore
- fave con buccia: 24 ore
- ceci : dalle 24 ore alle 48 ore per i ceci neri.
- in ogni caso i tempi di ammollo variano molto a seconda della qualità dei legumi oltre che della tipologia.
–cottura: coperti d’acqua per 2 o 3 cm, al piccolo bollore, con alloro, salvia o rosmarino e un pezzetto di alga Kombu. Cuociamoli bene, in casseruola a fondo spesso oppure con la pentola a pressione. Sala solo a fine cottura per mantenere le bucce morbide. Durante la cottura i legumi secchi aumentano di 2,3 volte il loro volume.
–per ridurre ulteriormente i fitati: cambia l’acqua di cottura 3 volte fino a cottura completa, sciacquandoli e ripartendo da acqua pulita calda. Frulla i legumi cotti. Eventuale elimina le bucce che si sono staccate durante la cottura, come ad esempio per i ceci. Lo so .. stai dicendo… eh ma che menata!!!!!! … eppure se vuoi mangiare sano e stare bene bisogna lavorarci su… altrimenti puoi sempre tornare alle scatolette.
–piselli freschi o gelo, taccole, fagiolini, fave fresche, non necessitano di questo trattamento in quanto sono fatti di catene di amidi leggere e per tanto sono da considerare come ortaggi. Sbollentiamo in acqua bollente salata taccole e fagiolini, raffreddandoli in acqua e ghiaccio. I piselli vanno cucinati direttamente nelle preparazioni, anche quelli gelo.
–porzioni: non mangiamo quantità enormi di legumi ogni volta: questo significa dai 30g ai 60gr a secco a seconda della tollerabilità

beh a questo punto quando e come li magio???
a colazione: sotto forma di crepes, muffins, pani, focacce, grissini, crackers
a pranzo: legumi cotti interi, zuppe, vellutate, pasta di legumi
spezzafame entro il pomeriggio: grissini, crackers

la sera è sconsigliato mangiare legumi, in quanto comunque ricchi di carboidrati, poichè possono alzare la glicemia ed essere digeriti più difficilmente. I bambini, i ragazzi e gli sportivi possono mangiarli anche la sera. Piselli, taccole, fave fresche e fagiolini possono essere mangiati da tutti la sera, per i motivi spiegati sopra.
A parte la semplice lessatura in acqua dei legumi, con gli accorgimenti illustrati sopra, possiamo preparare piatti a base di legumi che ci aiutano a variare la dieta e a non stancarci mangiando sempre le stesse cose. Alcune preparazioni richiedono un certo tempo. Possiamo ritagliarci qualche ora durante la settimana e poi congelare o conservare (tipo pani di legumi, crepes, crackers, grissini). La pasta di legumi inoltre, ci aiuta a sostituire quella di grano, specialmente se eravamo abituati a mangiarla quotidianamente. Se metti la parola legumi con la lente in alto a destra nel blog ti escono decine di ricette ….

Bene, ora che hai la testa piena di informazioni, ti puoi lanciare a cucinarli al meglio…..
fonti:
http://www.cure-naturali.it/cucina-vegana/1297/cucinare-legumi/2559/a
http://www.benessere360.com/bicarbonato-di-sodio.html
GRAZIE PER LE PREZIOSE INFORMAZIONI!!!!!!!
🙂
Ciao SaraGiulia, grazie dell’artico! Però non mi è chiara una cosa che non riesco a trovare da nessuna parte: te come molti dici di cuocere i legumi con acqua che superi di un poco il loro volume e poi vanno cotti il tempo necessario secondo il tipo. Sono sempre stato in dubbio se una volta cotti si possono scolare tranquillamente, o è meglio di no per non buttare via elementi utili ed è meglio far evaporare tutta l’acqua? Perché vedo che comunque l’acqua in cottura scende molto di livello e quindi i legumi escono fuori dal livello dell’acqua e praticamente si continuano a cuocere con il vapore, infatti si vendono legumi in scatola cotti al vapore ove è specificato che sembrerebbe meglio. Comunque sia aspettare che l’acqua evapori tutta non è neanche troppo lunga come procedura. Grazie in anticipo.
Ciao Jacopo, dunque, o impari a beccare l’acqua giusta per i legumi che cuoci solitamente in modo da lasciarla evaporare più o meno tutta. (io di solito faccio così). In questo modo con il coperchio naturalmente cuociono in una sorta di stufatura. Butta via l’acqua che rimane, sempre, a meno che tu stia facendo una minestra, è sempre meglio perchè le sostanze non benefiche sono ancora rilasciate nell’acqua di cottura. A meno ch tu voglia fare le meringhe di acquafaba… ma quella è tutta un’altra storia— 🙂
Ciao Sara, informazioni utilissime come sempre ! Avrei però un dubbio , ora in stagione si trovano i fagioli freschi e mi chiedevo se anche quelli vadano ammollati per 12 ore. Grazie mille
ciao Anna. Per nostra fortuna i legumi freschi (fagioli, piselli, fave) non hanno bisogno di essere reidratati. Basta sciacquarli molto bene. Il contenuto di fitati e altro è inferiore nel seme fresco. <
Sono di gruppo A.
Posso associare burro di arachidi (legume giusto?) e marmellata di frutta ammessa?
Buongiorno Marco, le arachidi , pur essendo un legume, sono considerate frutta secca, dato l’apporto minimo di amidi e alto in grassi. quindi puoi associarle alla marmellata . Magari non tutti i giorni. 🙂
Ciao
Visto che mi sembri molto ferrata in materia, essendo io di gruppo A e soffrendo di PRESSIONE MINIMA alta, mi sapresti dire quali alimenti (oltre ai cereali con e senza glutine) io dovrei eliminare per risolvere il mio problema di salute?
PS: ho già il libro di Mozzi quindi so cosa posso mangiare in quanto di gruppo A, il mio dubbio era su alimenti subdoli che magari contribuiscono ad alzare la pressione alta in quanto ricchi di amidi (zucca cotta? carote cotte? farina di castagne?…)
caro Marco, il mio lavoro è cucinare e dare consigli di cucina. Non mi permetto di dare suggerimenti dietetici perché non ne ho le competenze e neanche trovo funzionale ascoltare vari suggerimenti di chicchessia colti sui gruppi o sul web in genere. Ti consiglio di scrivere al figlio del dr Mozzi per un consulto (martino.mozzi@gmail.com) oppure ad una validissima collaboratrice del dr Mozzi, Valentina Zenoni (333 4958304 vale.zenoni@gmail.com).
Grazie mille. Sei gentilissima.
Scriverò sicuramente alle 2 persone che mi hai consigliato.
ciao Sara,ma se ho capito bene anche per renderle in farina vanno ammollati pure i decorticati?
Per fare la farina di legumi a casa il top è ammollare, sciacquare abbondantemente, essiccare in forno/essicatore a 60°C fino a quando sono perfettamente asciutti e poi fare la farina. Top perchè così elimini completamente i fitati. Non è necessario per legumi secchi senza buccia (fitati etc sono sulla buccia). Tipo fave piselli lenticchie decorticati.
Ciao Sara serve anche denaturarla una volta creata la farina per migliorare digeribilità e rendere l’impasto più elastico?
decisamente SI https://www.ricettedietagrupposanguigno.com/denaturare-farine-legumi/
Grazie Sara😘
Grazie SaraGiulia. Una domanda.. quando dici di cambiare l’acqua dopo dieci minuti dal primo bollore, significa che devo toglierli dal fuoco, scolarli è rimetterli su con dell’altra acqua fredda con gli aromi e l’alga?
sì, in questo modo ho eliminato totalmente i fitati e altri elementi antinutrienti. 🙂
Buongiorno cara SaraGiulia,gentilmente volevo chiederti se per questo caldo sia sbagliato usare le scatolette di legumi lessi o cotti al vapore,di marca,e se sì,se basti scolarli della loro acqua o bisogna sciacquarli,grazie
Cara Angela, io le uso, di marca, scolando e sciacquando bene i legumi, fino a quando non vedi traccia della schiuma prodotta dalle proteine dei legumi.
Buongiorno cara SaraGiulia,grazie innanzitutto per tutti i consigli preziosi che dai…ma volevo chiederti,per quanto riguarda i legumi in scatola,che siccome li uso spesso e volentieri a scuola per fare prima,avendo i bambini e non avendo troppo tempo,se li scolo solo dell’acqua senza sciacquarli fa male?e poi?non ho dietro per condirli e come mi consigli di fare,grazie
cara Angela, legumi già pronti molto meglio in vetro. Li scoli prima di uscire, li sciacqui e li condisci, poi li puoi anche rimettere nel vetro e portarli via 🙂
Ascolta SaraGiulia, il mio grosso dubbio è : come faccio ad eliminare/ridurre i fitati nella pasta industriale fatta con la farina di legumi?
non la elimini più di tanto, un po’ con la cottura. Ma la vera domanda è che se utilizzi pasta di legumi industriale di bassa (primo prezzo) è sicuramente fatta con legumi a coltivazione intensiva e pieni zeppi di chimica. 🙂
Per “industriale” non intendevo necessariamente quella non bio e della grande distribuzione, era solo per distinguerla da quella fatta in casa. Grazie della risposta, è quello che immaginavo.
Grazie come sempre esaustiva e precisa! Argomento molto interessante!
grazie, è io frutto del lavoro di 5 anni della nostra scuola, e delle mie competenze professionali 🙂
Ciao.
Uso la pasta di legumi ceci bio e la trovo un buon sostituto di quella di frumento.
La cucino per 8/10 minuti e rimane di buona consistenza. Aggiungo filo olio e verdure.
Circa 40/50 grammi.
Che ne pensi, corretto?
Tu come la prepari?
se la salti in padella con l’olio (anche non un filo) è molto più buona e soprattutto con un carico glicemico molto più basso (+ digeribile, meno innalzamento glicemia)…. sono i segreti della chimica degli alimenti. leggi questo articolo in proposito: https://www.ricettedietagrupposanguigno.com/un-filo-dolio-cottura-la-tecnica-perfetta/
Scusa anche alle lenticchie l acqua va cambiata tre volte?
ECCERTO, SONO LEGUMI COME GLI ALTRI 🙂
Grazie.
Ho trovato degli articoli
interessanti nel sito e metodi che testero’, facendo domande, se necessario.
Complimenti, sembri competente, passionale e credo, disponibile.
Infine: c’è modo di ricevere una email di notifica alle tue risposte perché non tutti i giorni posso leggere e magari mi dimentico.
Buonasera. Sono competente perchè sonp una professionista da oltre vent’anni. No purtroppo non c’è altro metodo qui sul blog. Puoi seguirmi comunque su fb alla mia pagina professionale (cliccando like e ricevi le notifiche per primo) https://www.facebook.com/ricettedietagrupposanguigno/ e iscriverti alnostro gurppo di cucina sempre su fb dove puoi fare domande e ricevere risposte in giornata: https://www.facebook.com/groups/433239747117492/
Ciao,
mi sono imbattuto in questo interessantissimo blog cercando consigli su come cuocere l’amaranto ed evitare la collosità, ero pronto a fare i miei complimenti, ma arrivato a questo articolo e leggendo “bando alle ciance vegane” rimango molto deluso da un giudizio cosi frettoloso e anche poco informato.
Buona bistecca e fegatini a tutti.
Caro Vincenzo, HAI RAGIONE! ho tolto quella frase infelice scritta molto tempo fa. Io stessa sono stata vegetariana per 10 anni, due dei quali vegana, e ho un profondo rispetto per la cucina vegana, di cui utilizzo le tecniche di preparazione/taglio/cottura tutt’ora. Ho imparato tantissimo da quella disciplina dal punto di vista culinario/gastronomico. La nostra vison oggi è totalmente integrativa, ovvero occupandoci di cucina e non di filosofie alimentari, amiamo la cucina vegana quanto quella proteica. Ti invito a proseguire nella consultazione del blog dove ci sono informazioni su tutto quello che è “vegetale senza glutine” molto dettagliate e approfondite. (non esiste tutt’ora uno studio approfondito sul vegano senza glutine, e ho dovuto studiare e praticare moltissimo per ottenere i risultati che trovi in questo blog, frutto di anni di lezioni con centinaia di allievi). Ti metto il link all’articolo sull’AMARANTO , se segui questa procedura avrai un amaranto non coloso, digeribilissimo e + buono 🙂 : https://www.ricettedietagrupposanguigno.com/recipe/cucinare-lamaranto-la-ricetta-perfetta/
Interessantissimo articolo Sara, grazie mille.
Ho da poco acquistato il tuo libro, mi sembra il minimo per il sapere maturato che metti a disposizione di tutti
grazie Roberto!
Buongiorno, Sara, ma i fagioli freschi raccolti dall’ orto hanno lo stesso procedimento dei secchi ?
decisamente no, anche s congelati sono appunto freschi quindi vanno cotti senza ammollo.