La Chufa, questa sconosciuta

Sto utilizzando la chufa in molte ricette, soprattutto dolci perchè ha una resa straordinaria, sotto forma di farina. E’ naturalmente dolce e mi permette di realizzare muffins, plum cake, pan di spagna ben lievitati senza aggiungere zucchero. Mi è stata regalata l’autunno scorso da un appassionato follower del mio blog e il regalo è stato veramente apprezzato, fonte di approfondimenti e piatti gustosi.
Premetto che la chufa non compare nelle tabelle del dr Mozzi, nè in quelle di Peter d’Adamo, quindi è un alimento da testare personalmente per tutti i gruppi sanguigni e in assenza di patologie.

…. ma cosè????
Il Cyperus esculentus è una specie di pianta erbacea che produce un tubero commestibile noto come cipero, babbagigi o zigolo dolce, in spagnolo chufa , o tigernut in inglese. I tubercoli della chufa sono molto diffusi nel territorio di Valencia, qui in Italia si può trovare in Sicilia.
La chufa è antichissima: il ritrovamento di resti dei suddetti tubercoli nel vasellame proveniente da tombe dell’Antico Egitto, attesta che questa pianta ha una storia di coltivazione di almeno 4000 anni e probabilmente, al pari dell’altro e più noto rappresentante della stessa famiglia, il papiro, è stata una delle prime piante utilizzate in agricoltura. Dalla Valle del Nilo la loro coltivazione venne poi progressivamente estesa ad altre zone a clima temperato e suolo fertile. La chufa fu introdotta in Spagna dagli Arabi al tempo della loro occupazione di ampi territori della penisola. Difatti anche in Sicilia, dove è coltivata, si conosce con il nome di babbagigi (che pare provenga dall’arabo al-hab el-’aziz che letteralmente significa “seme (bacca) buono(a)”. Attualmente, la sua coltivazione estensiva e per scopi commerciali comuni avviene pressoché esclusivamente in Spagna, limitatamente alla regione di Valencia. La chufa è oggi un prodotto a denominazione d’origine protetta (DOP), garantito dall’Unione europea. Una volta raccolti, i tuberi vengono lavati e seccati per conservarli meglio, e posti in vendita, oppure se ne ricava una farina rustica.
Anche se i tuberi possono essere usati in cucina “al naturale”, sia cotti che crudi allo stato fresco o essiccati, non essendo facilmente reperibile in Italia, l’ingrediente base che si ricava dai tuberi di Chufa è una particolare farina appunto, che ha diverse proprietà interessanti e tra queste un elevato contenuto di fibre. Ha un sapore delizioso, con sentori di mandorle e nocciola, con un richiamo alla vaniglia e al miele.
Nella medicina popolare è considerata pianta dalle proprietà diuretiche, digestive, stimolanti, toniche, emmenagoghe (stimolano l’afflusso di sangue nell’area pelvica e nell’utero), carminative (riduzione dell’aria accumulata nello stomaco e nell’intestino), di regolazione intestinale ed afrodisiache. Contiene pochissimo sodio ed è ricca di vitamina C e E, magnesio, fosforo e potassio. Ha un elevata presenza di grassi insaturi, quelli “buoni”, (quasi il 25%) e questo contribuisce a mantenere il suo indice glicemico medio (54) e ad aumentare il colesterolo buono nel sangue. Tradotto in termini culinari, rende le preparazioni fragranti e friabili.
A Valencia è notissima l’Horchada de Chufa, una ricca bevanda ricavata dai tubercoli della chufa tritati e pressati, da cui, con l’aggiunta di acqua e zucchero, si ricava un liquido bianco dolce, molto rinfrescante.
Qui la ricetta per ottenere un latte di chufa fatto in casa dal sapore eccezionale e dalla consistenza quasi di una panna (senza zuccheri aggiunti):

La farina importata al momento può risultare abbastanza sabbiosa: passala al setaccio fine prima di utilizzarla. Esiste anche l’olio di chufa, ma non l’ho ancora testato.
La farina è abbastanza costosa per ora, e la puoi trovare quasi esclusivamente on line. Tuttavia rende molto, impiegata in ragione di 100, 120gr per ogni preparazione dolce senza zucchero che vuoi ottenere. Lievita benissimo. Io ci ho fatto biscotti, muffins, pandolce, savoiardi… che vedrai prossimamente sul blog.
A Natale ci ho fatto questi squisiti panettoncini:
fonti:https://it.wikipedia.org/wiki/Cyperus_esculentus
fonti: http://www.benesserecorpomente.it/chufa-fibre-vitamine-minerali-e-gusto-gradevole-superfood/
Puoi acquistare la farina di chufa fine qui:


Bravissima sei meravigliosa con questi dolci ci fai venir voglia di farlo ma con queste farine senza glutine nn crescono bene ma tu’ sei bravissima grazie x farci vedere quello che fate così impariamo
GRAZIE ! 🙂
Si può aggiungere alle confetture, io ne ho mangiata una con arance e scorzette più Chufa! Non so però che tipo di Chufa comprare,se farina o bacche o fiocchi.
Grazie se potete aiutarmi
ciao Emanuela , farina fine 🙂
Io trovo una bevanda di chufa “chufalat”e “horchata” di chufa presso un “Mercatò” vicino a Torino. Il primo è senza zuccheri aggiunti.Tengono anche uno snack di chufa pelata. Spero continuino a tenere questi prodotti perché il “chufalat ha un buon sapore e io non posso utilizzare né soya né mandorle.I riferimenti sono www. Chufa.it. Grazie Sarà per tutti i tuoi consigli.
certo, conosco di persona le bravissime donne di chufa.it 🙂
Ciao , scusami Torino dove? Vado lì per visite? Mi sai dire come fare per visualizzare le ricette con chufa non riesco nn mi apre le ricette , grazie
Ciao Marianna , ho attivato le ricette che puoi trovare sul blog, tranne i BISCOTTI DIGESTIVE e I SAVOIARDI, che trovi sul mio libro . Ora se rischiacci l’articolo troverai le ricette che si aprono. Per il libro puoi acquistarlo su Amazon: https://www.amazon.it/golosa-glutine-cucina-sanguigni-ricette/dp/8894309509/ref=asc_df_8894309509/?tag=googshopit-21&linkCode=df0&hvadid=85510112183&hvpos=1o1&hvnetw=g&hvrand=6798957657040792324&hvpone=&hvptwo=&hvqmt=&hvdev=c&hvdvcmdl=&hvlocint=&hvlocphy=1008379&hvtargid=pla-422452864481&psc=1
Ciao, si può utilizzare per addensare la crema pasticcera senza uova al posto della maizena? Grazie
ciao, non è un addensante però puoi usarla
Ciao piacere Marianna non riesco ad aprire le tue ricette con farina di chufa come posso fare per vederle?
Ciao Marianna , ho attivato le ricette che puoi trovare sul blog, tranne i BISCOTTI DIGESTIVE e I SAVOIARDI, che trovi sul mio libro . Ora se rischiacci l’articolo troverai le ricette che si aprono. Per il libro puoi acquistarlo su Amazon: https://www.amazon.it/golosa-glutine-cucina-sanguigni-ricette/dp/8894309509/ref=asc_df_8894309509/?tag=googshopit-21&linkCode=df0&hvadid=85510112183&hvpos=1o1&hvnetw=g&hvrand=6798957657040792324&hvpone=&hvptwo=&hvqmt=&hvdev=c&hvdvcmdl=&hvlocint=&hvlocphy=1008379&hvtargid=pla-422452864481&psc=1
scusa, so che è una domanda ovvia, ma non è specificato nella spiegazione: è senza glutine? perchè dicono che le farine che lievitano hanno bisogno di glutine. Grazie e scusa ma sono “novellina” nel campo….
ciao Daniela, sì è completamente priva di glutine. Tutte le mie ricette (a parte qualcuna con farina di avena, per altro con spiga sbarrata, quindi deglutinata di quel poco che ha) sono a base di farine completamente senza glutine. Chi dice così è perchè non ha competenza in materia. Se guardi tutti i nostri pani fatti alla scuola e tutti i nostri dolci, sempre fatti alla scuola , ti rendi conto che sono ben lievitati 🙂
Ciao, visto che la chufa l’hai già testata su di te, e sicuramente conoscerai tante altre persone che l’hanno fatto, non è che sapresti darmi un’indicazione di massima se può andar bene per il gruppo 0 ? Dato che costicchia e in famiglia siamo tutti 0 mi dispiacerebbe acquistare un prodotto che poi rimane inutilizzato perché non benefico. Grazie in anticipo per la risposta.
ciao Anna, ti posso dire che le centinaia di allievi che sono passati dalla mia scuola in questi anni la digeriscono benissimo, tranne 2 , questa è la nostra esperienza concreta.
Ti ringrazio tanto per avermi risposto, allora ci provo! Ciao