Le alghe brune: bontà e salute sulla tua tavola.
Abbiamo già parlato dell’effetto benefico delle alghe in generale in questo articolo. Ora approfondiamo il discorso analizzando le aghe brune: bontà e salute sulla tua tavola.
Le alghe brune sono un superalimento da introdurre frequentemente nei tuoi piatti. Anche se non siamo abituati qui in Italia ad utilizzarle, rendono le tue preparazioni più ricche di nutrienti; ad esempio i legumi saranno molto più digeribili cucinati e gustati con le alghe brune.
Le alghe brune, comprendono numerosissime specie e prediligono i mari freddi. Alcune vivono sulla superficie delle acque, altre colonizzano i mari fino a 90 metri di profondità; alcune alghe brune possono raggiungere dimensioni notevoli, fino a misurare fino a 80 metri in lunghezza. In alcune specie il tallo (la “radice”), può essere ricoperto di carbonato di calcio.
Come tutte le alghe, anche le brune contengono clorofilla, beta carotene, minerali (in particolare iodio e potassio), vitamine del gruppo B e acidi grassi polinsaturi; sono inoltre particolarmente ricche di fucoxantina, il pigmento di colore simil arancione che sovrapponendosi al verde della clorofilla, conferisce alle alghe brune il caratteristico colore. La fucoxantina è un mangiagrasso, oltre che a essere un potente antiossidante e antitumorale. Le alghe brune sono interessanti anche per il contenuto di polisaccaridi, sostanze in grado di trattenere l’acqua e di assorbire i metalli pesanti: gli alginati. Gli alginati contrastano il reflusso gastrico. Infatti, a contatto con il contenuto acido dello stomaco, formano una soluzione gelatinosa che da una parte impedisce in modo fisico la risalita del contenuto gastrico verso l’esofago, e dall’altra protegge la mucosa esofagea dall’acidità. Per questo quando le mangio sto benissimo, avendo una tendenza alla gastrite.
E c’è di più: le alghe brune modulano efficacemente il Sistema immunitario nel caso di allergie. Potenziano le naturali difese dell’organismo agendo come immunomodulatori, ovvero aumentano le difese immunitarie senza rischi di infiammazioni. E infine sono particolarmente utili anche in caso di stili di vita inadeguati, abitudini alimentari non corrette, prolungate terapie farmacologiche. Quindi sono un ottimo anti-sgarro se mangiamo qualcosa di nocivo.
Sono diverse le alghe brune che trovano impiego in cucina, poiché conferiscono un sapore deciso alle ricette:
1 KOMBU
L’alga kombu si presenta in strisce nere, lunghe e spesse. E’ un ottimo depurativo per l’intestino ed è ricca di acido glutammico, quella sostanza che sta alla base del cosiddetto sesto sapore, l’umami, che tutti amiamo perchè è la quintessenza della sapidità; per dire il pecorino stagionato è ricchissimo acido glutammico. Difatti questa sostanza poi riprodotta industrialmente come glutammato di sodio, il terribile esaltatore di sapidità che sbattono in tutti i prodotti precucinati e che ti fa venire il mal di testa; molto meglio nature no?…. L’alga kombu inoltre è ricca di iodio, utile per il funzionamento della tiroide e per la regolazione del metabolismo. Contiene sostanze in grado di donare a questo alimento proprietà anticoagulanti, utili per prevenire la formazione di trombi. La kombu è un alga particolarmente ricca di calcio e di sali minerali. Questa alga quando cucinata, ha la proprietà di far ammorbidire gli altri ingredienti con cui viene cotta. Per questo è molto indicata per cuocere i legumi, che la sposano amabilmente, benchè li privi anche dei residui di fitati contenuti nella buccia. E’ anche ottima per preparare brodi e zuppe e per cuocere riso e pseudocereali. Io ne aggiungo sempre un pezzetto anche nella cottura della quinoa. Se prepari il latte di soya o di mandorle in casa, aggiungi un pezzo di alga kombu nell’ammollo: li arricchirai di calcio.
2 WAKAME
L’alga wakame è un’alga bruna originaria del Giappone che assomiglia ad una foglia scura e dentellata. Al centro dell’alga si trova una spessa nervatura mucillaginosa, che la caratterizza. Le sue proprietà sono simili all’alga Kombu e il suo sapore è assai delicato. E’ considerata particolarmente benefica per le donne per via del suo contenuto di calcio vegetale e magnesio, utili nella prevenzione dell’osteoporosi, oltre che per le sue proprietà diuretiche, che la rendono adatta a contrastare eventuali gonfiori causati dall’accumulo di liquidi.
In cucina l’alga wakame si abbina bene con il riso, la pasta di legumi, gli ortaggi, il tofu e il pesce. Anche la wakame, come la kombu, ha la proprietà di ammorbidire gli alimenti con cui viene cucinata. L’alga wakame può essere utilizzata per la preparazione della tradizionale zuppa di miso giapponese o per zuppe di legumi o di verdure. Deve essere reidratata in acqua per una decina di minuti prima di essere aggiunta ad altre pietanze durante la cottura, oppure può essere passata brevemente in forno e poi sbriciolata sulle pietanze. È ottima nelle insalate e nella preparazione di stufati di verdura.
3 HIJIKI o IZIKI
E’ un alga bruna originaria del Giappone; vive sulla superficie delle acque, nel Mar dei Sargassi, dove forma delle vere e proprie masse galleggianti. Si presenta con foglie cilindriche che ricordano i rami degli alberi, o anche stringhe sottili. Grazie al suo alto contenuto di calcio, in Giappone ne fa un rimedio tradizionale per rinforzare unghie e capelli. Contiene anche molto ferro.
Quando messe in ammollo queste alghe aumentano molto il loro volume, quindi utilizzane un cucchiaio a secco per volta. Io la prima volta ne misi un certo quantitativo in ammollo, poi mi ritrovai un quintale di alghe da mangiare. Le Hijiki stanno molto bene negli hamburger di tacchino o di pesce, con i cereali, gli pseudo e gli ortaggi, in insalata. Buone anche nelle zuppe.
4 ARAME
L’alga arame è particolarmente ricca di potassio. La sua assunzione può essere utile da parte di chi pratica sport al fine di arginare il rischio di incorrere in crampi muscolari. Possiede proprietà antivirali e può contribuire a mantenere sotto controllo il peso corporeo. È l’alga dal sapore più delicato, caratteristica che la rende mqaggiormente affine ai gusti occidentali. Prima di essere mangiata, l’alga arame necessita di essere lasciata in ammollo in acqua a temperatura ambiente o di essere portata ad ebollizione per alcuni minuti. Puoi utilizarle come contorno, condite ad esempio con olio di sesamo (no B AB) e tamari gluten free, oppure mescolate a carote e cipolle saltate.
5 SPAGHETTI DI MARE
L’Imathalia elongata, ovvero gli spaghetti di mare, sono un’alga marina bruna la cui foglia ha la caratteristica forma di un grosso spaghetto e dopo la reidratazione si gonfia diventando verde e carnosa come un comune fagiolino di terra. Queste alghe-spaghettoni traggono dall’ambiente marino una ricchezza incomparabile di sali minerali e oligoelementi biodisponibili; sono una fonte straordinaria di potassio, ne contengono circa il 10% del peso secco. Preziosamente ricche di vitamina C, E, Tocoferolo e Carotenoidi (ovvero la famosa fucoxantina e il beta-carotene, tutte cose che ci fanno benissimo), e naturalmente di iodio. L’uso costante dell’alga permette l’organismo di adattarsi più facilmente alle condizioni ambientali esterne (freddo, sforzi muscolari, ecc.).
Gli spaghetti di mare hanno un gusto gradevole ed equilibrato. La loro particolare consistenza li rende adatti ad ogni tipo di cottura, necessaria per ammorbidirli. Possono essere utilizzati come antipasto o contorno dopo la marinatura in acidulato di umeboshi o limone. Oppure puoi cuocerli al vapore insieme ad altre verdure o aggiungerli a riso, miglio e pseudocereali. Io li ho cucinati come veri e propri spaghetti, dopo averli sbollentati, saltandoli con spaghetti di zucchine e pesce: buonissimi!
fonti:
www.greenme.it/mangiare/altri-alimenti/8674-alghe-proprieta#sthash.uSiGgm9x.dpuf
viversano.net/alimentazione/mangiare-sano/alghe-rosse-verdi-azzurre-brune-proprieta-usi/