Pastinaca: la nonna delle patate
Quando preparo un piatto a base di pastinaca , la maggior parte delle persone non sa neanche che cosa sia. Eppure per il gruppo A ad esempio, è l’unico ingrediente con cui poter fare gnocchi simili a quelli di patate. La pastinaca per il dr Mozzi è benefica per gs 0 B AB e neutra per gs A, mentre per Peter D’adamo è benefica per tutti i gruppi, in particolare per 0 B AB aumenta la diversità del microbiota intestinale e ne previene lo sbilanciamento.
La pastinaca è una pianta appartenente al gruppo delle Ombrellifere, come l’aneto, il finocchietto, il cumino, per intenderci, e se ne mangia la radice fin dai tempi dei Romani. Si narra che l’imperatore Tiberio (42 a.C. 37 d.C) abbia fatto importare la pastinaca a Roma dalla Valle del Reno (l’attuale Germania). La pastinaca era molto diffusa in Italia nel Medioevo, era usata quanto oggi impieghiamo la patata. Poi dopo le spedizioni colombiane nelle Americhe e l’importazione della patata (solanacea ben più problematica dal punto di vista digestivo), la pastinaca è andata via via scomparendo. La pastinaca si è poi dileguata quasi completamente dalle nostre tavole nel XIX secolo.
Non è da confondere con quella che al sud chiamano pestenaca, molto diffusa in Inghilterra (parsnip). Il termine pastenaca nelle isole, in Calabria e nel Salento, dove le dedicano una sagra (Pestenaca di Sant’Ippazio) indica anche la carota. E difatti questa è una sorta di carotona rustica, con la buccia dal giallo al nocciola al violaceo e la polpa dolciastra e carnosa, con un sapore che è una via di mezzo tra il sedano rapa, la carota e vagamente il prezzemolo. La pastinaca o anche la pestenaca essendo così ruvide, non sono molto buone crude, tranne quelle piccolissime. Le cuocevano in acqua e aceto. Eppure si prestano a decine di preparazioni, dagli gnocchi appunto, alle zuppe, alle vellutate, alle cips, o al forno , proprio come le patate.
La pastinaca coltivata normalmente contiene circa l’80% di acqua, il 5% di zuccheri, l’1% di proteine, lo 0,3% di grassi e il 5% di fibre vegetali. La pastinaca è particolarmente ricca di sali minerali, soprattutto di potassio. Infatti 100 grammi di pastinaca apportano circa 375 mg di potassio.
È una fonte di vitamine del gruppo B e di vitamina C, ma purtroppo con la cottura la vitamina C presente nella radice cruda si deteriora. La maggior parte delle vitamine e dei sali minerali contenuti nella pastinaca si trovano vicino alla buccia. Per questo la pastinaca andrebbe cotta intera, spazzolata oppure sbucciata sottilmente.
Dal punto di vista dell’indice glicemico si comporta come le rape e il sedano rapa: ha ig 85, quindi alto, ma un contenuto di glucide puro molto basso, essendo per la maggior parte composta da acqua. Questo significa che può essere tranquillamente mangiata anche la sera, senza influire particolarmente sulla glicemia (salvo casi particolari e patologie).
Le uniche controindicazioni sono per chi nota allergie alla pastinaca stessa o ai suoi parenti. Chi soffre di allergie alle noci, ai fichi, alle carote e al prezzemolo potrebbe sviluppare una sensibilità trasversale alla pastinaca.
fonti:https://it.wikipedia.org/wiki/Pastinaca_sativa
fonti:http://www.agrodolce.it/2013/12/18/pastinaca-il-tubero-sconosciuto/
fonti: https://www.greenme.it/mangiare/alimentazione-a-salute/19334-pastinaca-proprieta-valori-nutrizionali
E veniamo alla cucina:
Gnocchi, tortini, ripieni, zuppe, vellutate, cips, tutto questo puoi fare con la pastinaca! Cuocila a vapore e poi asciugala bene se vuoi utilizzarla per ripieni o gnocchi. Oppure cuocila direttamente in forno, tagliata a rondelle, con aromatiche, sale e un filo d’olio: avrai delle ottime pastinache arrosto per accompagnare carni o pesci.
Non è facile da reperire: la puoi ordinare da fruttivendoli molto forniti, oppure puoi trovarla nei mercati o nei negozi biologici. La puoi trovare a Milano all’Ortolano, in via Canonica. A Roma all’ortofrutta Er Cimotto in Piazza S. Giovanni della Malva. Per chi abita nei dintorni di Crema, Il Fruttarolo ce l’ha. Anzi Matteo mi diceva che i primi tempi che la vendevano nessuno al acquistava e quindi se la mangiavano in famiglia. Ora ricomincia a diffondersi .