Blini di grano saraceno con aringhe fresche
I famosi blini russi con le aringhe fresche, una bomba di energia per la tua colazione!

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Blini di grano saraceno con aringhe fresche

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Ingredients

Adjust Servings:
per i blini
80 g farina di grano saraceno gruppo B AB farina di legumi o quinoa
150 ml latte di mandorle
1 uova
5 g bicarbonato
1 pizzico sale fino
per l'accompagnamento
200 g aringa fresca (filetti) vanno bene anche aringhe in scatola
150 g cipolla bianca
4 uova
40 g maionese facoltativa
15 g olio evo
20 g semi di sesamo bianchi no B AB sostituisci con noci
1 pizzico pepe nero a mulino no AB
1 pizzico sale fino
8 cetriolini in salamoia
Features:
  • gruppo 0
  • gruppo AB
  • gruppo B
  • senza frutta secca
  • senza glutine
  • senza lattosio
  • senza zucchero

Dalla tradizione russa alla dieta del gruppo sanguigno, un piatto squisito e salutare per i tuoi brunch.

  • 25 minuti
  • Serves 4
  • Easy

Ingredients

  • per i blini

  • per l'accompagnamento

Directions

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I blini di grano saraceno con aringhe fresche sono un’ ottima colazione salata per il gruppo 0! E anche per i gruppi B e AB, realizzati con farina di quinoa o di legumi.

I blini sono praticamente la versione russa dei pancake, primo tra tutti quello al caviale e panna acida (sublime!). Molto diffusi come aperitivo nel periodo natalizio, morbidi e fragranti, i blini (o bliny) hanno una storia che affonda le radici nell’antichità. Pare che in origine fossero cucinati solo in occasione della Masleniza, festività pagana di epoca pre-cristiana che celebrava l’arrivo della primavera. I festeggiamenti duravano una settimana, durante la quale si cucinavano e consumavano solo blini, la cui forma rotonda e colore dorato volevano rappresentare simbolicamente il sole che rinasce alla fine dell’inverno.

In tutta l’Europa dell’Est, i blini vengono ancora preparati in occasione della Pasqua ortodossa, ma l’universale gradimento e la particolare versatilità ne ha fatto da tempo un cibo delle feste in genere, e in particolare una ghiottoneria tipica di tutto il periodo natalizio (il Natale ortodosso si festeggia il 7 gennaio). I blini erano anche il cibo delle puerpere; venivano anche serviti ai matrimoni e ai funerali. Pertanto erano presenti nella vita della gente dalla nascita alla morte.

Appena cotti – possibilmente in una padella di ghisa ben calda, che una volta si usava ungere con lardo, per rendere queste frittelle ancora più saporite – i blini ancora caldi e ricchi di bollicine d’aria intrappolate in cottura, si spalmano tradizionalmente con smetane (panna acida, diffusa in tutta l’Europa del nordest) o anche burro fuso, perché diventino ancor più morbidi e golosi. Noi possiamo utilizzare burro di mandorle o tahina, la crema di sesamo (questa solo ruppi 0 e A).

Cuocere i blini è quasi un’arte:  il primo blini viene sempre scartato prima di trovare il ‘ritmo’ giusto. Per bilanciare la loro ricchezza di sapore, sono tradizionalmente serviti con cibi dal gusto forte e salato, in particolare caviale (ikra in russo) – nero (cioè uova di storione, più pregiato) oppure rosso (uova di salmone).

Il ripieno può consistere anche in marmellata fatta in casa,  di lamponi, fragole, more, ribes neri o rossi o mirtilli. Oppure si possono utilizzare acciughe, aringhe, salmone, sardine, sarde, funghi, carne macinata o ricotta, da soli o abbinati.  E non dimenticare che i blini sono più buoni se mangiati appena fatti.

Li ho accostati all’aringa fresca, buonissima e molto più digeribile di quella in scatola (puoi farli con quest’ultima naturalmente, per una colazione più veloce). La ricetta ti riporta alle colazioni nordiche, a base di pesce da secoli: direi molto meglio di una brioche finta del bar. Segui passo passo le istruzioni, così i blini verranno comme il faut: leggermente croccanti fuori, morbidi e gonfi all’interno.

Le aringhe sono pesci azzurri (mare profondo), dalle grandi virtù nutrizionali. In particolare sono ricche di vitamina D e B12, così importante per il sistema nervoso e i globuli rossi. Non siamo molto abituati a farne uso, eppure sono molto saporite e versatili.

Per questa ricetta ho utilizzato:

farina di grano saraceno

 

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Steps

1
Done
5 minuti + 1 ora riposo

prepara la pastella dei blini

Separa il tuorlo dall’albume e monta il tuorlo con il latte in una boule. Unisci la farina e il bicarbonato setacciati, e continua a mescolare. Lascia riposare l’impasto per un’ora circa a temperatura ambiente.

2
Done
5 minuti

fai i blinis

Dopo il riposo aggiungi al composto l’albume montato a neve con un pizzicone di sale. Amalgama delicatamente per non smontare .
Scalda e ungi con un pezzo di carta cucina imbevuto d'olio una padella antiaderente dal fondo spesso, quando sarà ben calda lascia cadere cucchiaiate distanziate di composto. Dopo un paio di minuti gira il blini aiutandoti con una spatola e fai dorare anche l’altro lato. Mantienili in un tovagliolo caldo.

3
Done
10minuti

prepara gli altri ingredienti

Taglia a julienne fine la cipolla e falla caramellare lentamente in un velo di olio caldo. Regola con poco sale e pepe. Taglia i cetriolini a fettine sbieche.

4
Done
5 minuti

cuoci le uova e i filetti di aringa

Cuoci le uova per 3 minuti e mezzo circa in acqua salata al piccolo bollore.
Passa i filetti di aringa in padella antiaderente, regolando di sale: ti occorreranno 2 minuti per parte.

5
Done
2 minuti

monta il piatto

Disponi un paio di blini tenuti in caldo nel piatto, con un velo di maionese. Di fianco la cipolla caramellata con sopra i filetti di aringa e i cetriolini. Cospargi di sesamo tostato (solo gs 0).

SaraGiulia

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