Pesce spatola panato con caponata
La "signurina du mari", un pesce buonissimo e poco conosciuto.

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Pesce spatola panato con caponata

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Ingredients

Adjust Servings:
per la caponata
1 grossa melanzane viola chiaro tonde no gruppi 0 A, gruppo A sostituisce con zucchine, gruppo 0 con zucchine + 1 peperone
4 coste cuore di sedano
1 grossa cipolla di tropea
1 piccola pera facoltativa
300 g salsa di pomodoro no gruppi A, B
10 olive verdi no gruppo B
1 cucchiaio capperi dissalati solo gruppo B
1 ciuffo basilico
20 g mandorle a lamelle
30 ml acidulato di umeboshi
15 g zucchero semolato
3 cucchiai olio evo
a piacere sale fino
per il pesce spatola
800 g pesce spatola (sciabola)
200 g circa farina di mandorle
1 spicchio aglio
mezzo cucchiaino origano
qualche fogliolina menta fresca
10 foglie alloro
1 cucchiaino buccia di limone
poche gocce vino bianco secco
1 cucchiaio olio evo
quanto basta sale fino

Nutritional information

pranzo
1 volta a settimana
Features:
  • gruppo 0
  • gruppo A
  • gruppo AB
  • gruppo B
  • Perdi Peso
  • senza amidi
  • senza glutine
  • senza lattosio
  • senza semi
  • senza uova

Un pesce poco conosciuto, dalle carni bianche e delicate e la classica caponata, con varianti per tutti i gruppi.

  • 1 ora
  • Serves 4
  • Medium

Ingredients

  • per la caponata

  • per il pesce spatola

Directions

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Il pesce spatola panato con caponata è un golosissimo piatto tipicamente estivo.

Tutti i gruppi possono realizzare la ricetta del pesce spatola, mentre la caponata è dedicata al gruppo AB in versione originale (con melanzane). Il gruppo B la farà con melanzane ma in bianco. Il  gruppo 0 la farà nella versione con zucchine e peperoni. Il gruppo A solo con zucchine e senza pomodori. In tutti i casi , mangiata tiepida in estate è buonissima!

P.s.: Io per la caponata utilizzo le melanzane viola chiaro tonde, che non necessitano il passaggio sotto sale per perdere l’amaro e assorbono meno l’olio.

Conosciuta anche come pesce sciabola o pesce bandiera, il pesce spatola è tra i protagonisti assoluti della cucina siciliana e calabrese, ma nel resto d’Italia non è così conosciuta. Tra i nostri pesci da ricoprire, è protagonista di numerosissime ricette. La spatola è un  pesce dall’aspetto inconfondibile, con il suo corpo lungo, nastriforme. E  il suo colore argentato, capace perfino di “colorare” gli oggetti con cui entra in contatto. Mentre la cresta, i denti aguzzi e la mascella prominente danno alla spatola la tipica espressione arcigna. Le sue dimensioni sono comprese tra i 50 e i 150 cm di lunghezza.

Puoi sfilettarlo tu se hai dimestichezza, perché è molto facile eliminare la spina centrale e ricavare i due filetti. Altrimenti fatteli preparare dal tuo pescivendolo. E’ un pesce che non compare nelle liste di dr Mozzi e di Peter d’Adamo, quindi da testare per tutti i gruppi.

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Lo “spadularu” dello stretto, ovvero l’uomo che cattura il pesce spatola

Il lungo pesce  vive abitualmente fra i 100 e i 400 metri di profondità, tra Campania, Calabria e Sicilia. I pescatori la catturano quasi sempre come specie accessoria durante i periodi di cattura del nasello. È molto comune soprattutto nel Mar Ionio, nello Stretto di Messina e nel Golfo di Napoli. Sullo stretto, in particolare, esiste la figura dello “spadularu”, pescatore di spatole, antica arte tramandata di padre in figlio: il pesce spatola è un pesce povero, anzi poverissimo, un tempo risorsa importante per i pescatori siciliani. Oggi, invece, spesso viene addirittura ributtato a mare. Eppure il gusto delle sue carni è davvero ottimo, tanto che a Messina è stato ribattezzato “a signurina du mari” per le sue carni gustose e delicate. La freschezza del prodotto è verificabile dal colore vivo della pelle e dell’occhio, oltre che dalla compattezza delle carni che non devono rompersi facilmente. La carne è soda, bianca con sfumature rosate, facilmente separabile sia dalla lisca che dalla pelle. Ha poche spine facilmente eliminabili, ha un sapore delicato e molto neutro, che mantiene intatto per alcuni giorni. Dal punto di vista nutrizionale viene considerato un pesce magro, ricco di proteine, e per di più appartenente alla famiglia del pesce azzurro, ricca di omega 3.

Per cucinare al meglio la caponata ho utilizzato il mitico wok, tagliando gli ortaggi con il santoku:

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Steps

1
Done
15 minuti

prepara gli ortaggi della caponata

Gruppo B AB: taglia la melanzana a dadini. Gruppo 0 A: taglia le zucchine a metà per il lungo e poi a tocchetti. Gruppo 0: monda il peperone dai filamenti interni e dai semi, poi taglialo a larghe strisce e dimezzale. Per tutti: monda i gambi di sedano dai filamenti duri passandoli con un pelapatate. Tagliali a segmenti da 2 cm e scottali per 2 minuti in acqua bollente salata. Scola. Taglia al velo la cipolla. Togli il nocciolo alle olive, tagliandole per il lungo. Tosta le mandorle a lamelle in forno per qualche minuto a 180°C. Taglia a spicchi la piccola pera subito prima di cuocerla.

2
Done
30 minuti

cuoci la caponata

Fai saltare la melanzana o le zucchine + il peperone in un velo d'olio caldo, fino a quando sono ammorbiditi, a fuoco medio. Togli gli ortaggi dal wok e tienili da parte. Ora fai appassire la cipolla, nella stessa padella, a fuoco lento. Gruppi 0 AB aggiungete la passata e 4/5 foglie di basilico. Gruppi A e B aggiungete mezzo bicchiere d'acqua calda e il basilico. Dopo 5 minuti tutti unite il sedano, la pera, i capperi o le olive, lo zucchero sciolto nell'acidulato e regolate di sale. Lascia sobbollire a fuoco dolce per 10 minuti e poi aggiungi le melanzane (o le zucchine + il peperone) e cuoci ancora 10 minuti, unendo alla fine le altre foglie di basilico. A fine cottura cospargi con le mandorle a lamelle tostate. Servila dopo alcune ore di riposo, tiepida, o meglio ancora il giorno dopo.

3
Done
15 minuti

prepara il pesce spatola e i suoi ingredienti

Taglia il pesce spatola in tranci da 5 cm di lunghezza e sfilettalo, inserendo il coltello sfilettapesce nelle carni, appena sotto la spina centrale e muovendolo orizzontalmente per tutto il pezzo. Fai la stessa cosa con il pezzo a cui è rimasta attaccata la spina. Oppure fattelo preparare dal pescivendolo. Sciacqua i filetti sotto acqua fredda e asciugali bene con carta cucina. Prepara la panure : trita finemente l'aglio privato dell'anima, grattugia la buccia di limone, taglia a julienne le foglie di menta, trita i capperi. Mescola la farina di mandorle con la buccia di limone, i capperi, la menta, l'origano, l'aglio e poco sale.

4
Done
20 minuti

Impana e cuoci

Ungi i filetti di pesce spatola con olio evo e fai aderire bene la panatura. Disponi su carta forno, inframmezzati dalle foglie di alloro. Spruzza con con vino bianco. Cuoci in forno a 180 °C per circa 12 minuti.

SaraGiulia

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Riso con salmone e pelle biscotto
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Polpettone di risulta con ortaggi brasati in agrodolce.
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